Il mondo è un grande alveare. E' quello che dice August Boatwright alla piccola Lily Owens mentre le insegna l'apicultura. Ed è la piccola grande verità della pellicola tratta dal romanzo omonimo di Sue Monk Kidd.
Lily è traumatizzata dalla morte accidentale della madre e si ritrova, senza saper bene come, a intraprendere un viaggio sulle orme delle proprie tradizioni in compagna di tre sorelle di colore, allevatrici di api. Si ritrova così in un mondo placito e affettuoso che non credeva potesse esistere. Siamo nel 1964, nella Carolina del Sud e Martin Luther King sta lottando per i diritti civili. Intanto, intorno a Lily si crea un piccolo alveare femminile dove ogni piccolo insetto valore, vive, ama e muore. E’ il ciclo della vita.
Le attrici sono veramente brave. Jennifer Hudson e Queen Latifah su tutte.
La regista Gina Prince-Bythewood punta molto sull’interpretazione degli attori e in una sceneggiatura scritta con grazia. A volte risulta un po’ troppo melensa e romantica per essere considerata vera.
Ma in fondo il cinema serve anche come evasione.
E con questa piccola comunità femminile, forte e compatta come un alverare il sogno è possibile.
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